Se Campolongo sul Brenta divenne parrocchia lo si deve alla determinazione dei suoi fedeli: la loro chiesa, eretta nel 1627 e intitolata alla Vergine del Carmelo, era distante dalla parrocchiale di Oliero a cui faceva riferimento. Nel maggio 1651 chiesero e ottennero che un sacerdote venisse ogni quarta domenica del mese a celebrare la messa e amministrare i sacramenti. Sempre loro alcuni anni dopo, nel 1658, partirono in delegazione per chiedere a Gregorio Barbarigo l’elevazione a parrocchia, che avvenne nel 1664. Da allora, fino al 1953, il parroco veniva eletto dai capifamiglia, confermato dal priore di Campese e quindi approvato dal vescovo. La chiesa venne ricostruita e ampliata tra il 1793 e il 1795. Colpita gravemente dalle granate austriache durante la prima guerra mondiale, fu restaurata dallo stato italiano e consacrata nel 1928. Dagli anni Novanta è oggetto di una serie di restauri alle opere d’arte e al tetto; in programma per l’anno prossimo quello di battistero e di tre statue, finanziato dal ministero dei beni culturali.
L’altare del Sacro Cuore, nella chiesa di Campolongo sul Brenta, è ornato da due statue lignee, dipinte e dorate, rappresentanti i santi Filippo, con il libro e la croce, e Giacomo minore, reggente anch’esso un libro e la clava. Entrambe collocabili tra 17° e 18° secolo, sono state attribuite a una famiglia di artigiani locali, i Bonato dei Marti, il cui nome compare in note d’archivio relative a una pala lignea. Le due pale d’altare, caratterizzate da un’accademica freddezza cromatica, raffiguranti la Trinità con i santi Pietro e Paolo e la Madonna che appare a sant’Antonio e santa Lucia sono ricondotte alla mano di Giulio Carpioni, allievo del Padovanino, attivo a fine Seicento. Vero capolavoro d’intaglio è il coprifonte battesimale in legno dipinto (nella foto) eseguito tra il 1650 e il 1674: tra figure di santi e putti danzanti, vi sono rappresentati il peccato originale e il battesimo di Gesù.
Oratorio della Beata Vergine della salute in montagna (detta chiesa della Madonnetta), Oratorio della Sacra Famiglia in località Gualiva, Grotta di Lourdes in località Gualiva.
Titolare: santa Maria del Carmine; festa patronale: terza settimana di luglio (con processione il 16 luglio).
Festa di san Rocco: 16 agosto (processione fino alla parrocchiale di Oliero).